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Si prevede che i ricavi, l’EBITDA e l’utile netto aumenteranno di due cifre nell’anno fiscale 2020.

Ricavi per circa 63,2 milioni di euro (+11,5 per cento) nel 2019 (circa 56,7 milioni di euro nel 2018).
EBITDA consolidato rettificato di € 24,1 milioni, pari al 38,1 percento dei ricavi (€ 21,1 milioni, in crescita del 14 percento nel 2019).
Circa 14,6 milioni di euro di utile netto consolidato rettificato (12,6 milioni di euro nel 2019, +16,0 per cento)
PFN consolidata/disponibilità di circa € 20,5 milioni al 31 dicembre 2020 (€ 29,3 milioni al 31 dicembre 2019)
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo SICIT, quotato sul mercato azionario italiano (sezione MTA – STAR), ha esaminato e approvato la relazione finanziaria consolidata relativa all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020.

“La crescita a doppia cifra di ricavi, EBITDA e utile netto in un anno segnato dalla pandemia globale ci rende estremamente orgogliosi”, ha affermato Massimo Neresini, amministratore delegato di SICIT Group. Conferma da un lato la resilienza dell’Azienda e dall’altro la solidità del percorso intrapreso per accelerare lo sviluppo e l’espansione internazionale. Questi straordinari risultati sono il prodotto del duro lavoro di tutti nel Gruppo, che hanno risposto prontamente ai numerosi ostacoli che hanno caratterizzato gli ultimi dodici mesi, navigando con successo nel 60° anno della Società. SICIT è un’azienda sana, redditizia e con forti margini, sempre più orientata alla creazione di valore per tutte le parti coinvolte: azionisti, stakeholder, ma soprattutto territorio e comunità in cui opera. Siamo stati in grado di ottenere risultati eccezionali nel 2020, tra cui il passaggio all’MTA (sezione STAR), il mantenimento del nostro significativo piano di investimenti, i progressi verso l’istituzione della nostra prima unità di produzione in Cina e la riaffermazione del nostro impegno per la sostenibilità. Nonostante le molte incognite, le decisioni a lungo termine che abbiamo preso ci consentono di anticipare con fiducia il 2021″.

Ricavi da tutte le fonti

I ricavi di SICIT nel 2019 sono stati pari a 63,2 milioni di euro, in aumento di 6,5 milioni di euro (+11,5%) rispetto ai 56,7 milioni di euro dell’anno precedente. Circa € -0,1 milioni sono andati persi a causa dell’effetto cambio alquanto negativo (-0,1 per cento).

Tale incremento è principalmente imputabile all’espansione dei prodotti agricoli (+7,3 milioni di euro, pari al 23,6%), che continuano ad essere molto richiesti, e dei grassi animali per la produzione di biocarburanti (+8,8%). I ritardanti per il settore dell’intonaco hanno evidenziato un rallentamento (- € 1,3 milioni, -8,3%), a causa della reazione del mercato mondiale delle costruzioni alla questione COVID-19 e della chiusura temporanea di alcuni clienti (industrie del gesso), in particolare in APAC. Nel 2019, infine, i ricavi per ritiri di sottoprodotti di origine animale e servizi di scarto conciario sono aumentati del 3,6 per cento rispetto all’anno precedente, a causa di un diverso mix di prodotti trasformati (nel 2019 i peli non sono stati trattati), in parte compensati da una diminuzione dei prezzi medi praticati per il trattamento degli altri rifiuti.

Dall’Europa (Italia compresa, +7,6%; di cui Italia +14,4%, e altri paesi europei +3,0%), all’APAC (+19,4%) e LATAM (+39,9%), praticamente ogni area geografica ha registrato una crescita. Il Nord America (principalmente ritardanti di gesso, -1,6%) e il Resto del Mondo (Medio Oriente e Africa, -1,9%) hanno deviato marginalmente dal trend.
I prodotti agricoli hanno trainato la crescita in Europa e APAC, in parte compensata dalla riduzione dei ritardanti di gesso. In LATAM, i risultati sono stati positivi sia per i prodotti biostimolanti che per i ritardanti, in contrasto con altre aree geografiche.

EBITDA (consolidato rettificato)

Alla fine dell’esercizio 2020, l’EBITDA consolidato rettificato era di € 24,1 milioni (38,1 per cento dei ricavi), in aumento di € 3 milioni (+14,0 per cento) rispetto all’esercizio 2019 (€ 21,1 milioni, 37,3 per cento dei ricavi).

Maggiori costi fissi legati alla traslazione STAR e all’adeguamento della struttura di governance post quotazione, oltre a maggiori costi di produzione (dipendenti e ammortamenti) sostenuti in parte per garantire la continuità operativa ai clienti anche durante il lockdown, e un mix di prodotti meno favorevole, parzialmente compensato dall’impatto positivo sui prezzi

L’EBITDA rettificato in percentuale dei ricavi è aumentato al 38,1% nell’esercizio 2020 dal 37,3% nell’esercizio 2019, a causa dei maggiori volumi di vendita che hanno consentito un migliore assorbimento dei costi fissi e delle attività di efficienza produttiva (che continueranno nel 2020) che hanno contribuito a compensare il leggero aumento di alcuni costi sopra citati.

La minore riduzione dell’EBITDA rettificato in percentuale dei ricavi rispetto al terzo trimestre del 2020 (38,7%) è principalmente dovuta al minor EBITDA rettificato in percentuale dei ricavi.

maggiori spese di manutenzione, straordinari e extra nel quarto trimestre del 2020 per far fronte a maggiori volumi di materiali movimentati; e premi di performance più elevati per il 2020 rispetto alle previsioni del terzo trimestre, a seguito di piani di remunerazione incentivante eccedenti i propri target.
I costi non ricorrenti di € 2,1 milioni al 31 dicembre 2020 sono principalmente dovuti a

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